Nel corso di sei settimane tra fine giugno e inizio agosto, 41 ragazzi si sono resi protagonisti di diverse attività di servizio a favore dei più poveri presso i Centri di Ascolto Caritas di Quistello e Poggio Rusco. Un gruppo molto variegato ha animato questa nuova edizione estiva di “Giovani al Centro”, con età che hanno spaziatodai 12 ai 23 anni, di provenienza mista dalle parrocchie di Quistello, San Benedetto Po, Quingentole, Poggio Rusco e Bondanello.
Sotto la guida degli operatori Caritas e del curato sanbenedettino don Enea Grassi, i ragazzi si sono alternati in molteplici mansioni: dalla gestione dell’Emporio Solidale (accoglienza, cassa, scaffali, magazzino) alla cura della comunicazione tramite reportage foto e video, dal recupero dei farmaci non scaduti tramite il loro censimento sul portale della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus alla consegna a domicilio di beni di prima necessità, dalla realizzazione di volantini alla sistemazione di indumenti e giocattoli, dall’ascolto della testimonianza di alcune famiglie in difficoltà fino alla visita di altre realtà mantovane.
Una parte consistente dell’esperienza è stata infatti dedicata anche a gemellaggi con altri centri Caritas della diocesiper permettere ai ragazzi di ampliare sempre di più le proprie conoscenze e orizzonti. Dal servizio alla mensa dei poveri del Centro d’Ascolto di Suzzara alla scoperta dei neet coinvolti dall’Associazione Don Bosco di Poggio Rusco, passando per la visitaalla cittadella Caritas di Mottella di San Giorgio (magazzino diocesano, appartamenti housing sociale, coop Hortus) fino ad attività di animazione dei bimbi accolti con le loro mamme in una comunità a Goito.
Tutto questo è stato possibile sia grazie al sostegno dei fondi Cei 8xmille e del contributo della Fondazione Conte Gaetano Bonoris, sia per meritodi una straordinaria rete di attori collaboranti: dall’Ufficio Caritas diocesano ai responsabili dei servizi che hanno accolto e guidato le visite, dai parroci e gli animatori delle parrocchie che hanno inviato i ragazzi agli Informagiovani che li hanno segnalati tramite il progetto “Volontariamente”, dalla cooperativa Simpatria che li ha aiutati a riflettere sul senso del loro mettersi a disposizione al sempre presente don Grassi che ha fatto da traino all’iniziativa e non solo.
Don Enea ha infatti donato un immenso valore aggiunto ad alcuni dei partecipanti affiancandoli per il resto dell’estate in tre indimenticabili esperienze all’estero: due viaggi missionari in Bosnia e Albania e la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. E’ stato un vero peccato doverlo salutare questa domenica 10 settembre nell’ultima S. Messa da lui celebrata prima del trasferimento in altre parrocchie dell’alto mantovano. Grazie, don Enea, per aver acceso nel cuore di tanti giovani la passione del dono di sé.